giovedì 9 dicembre 2021

 

Fin dalle prime pagine del libro (consigliatissimo ai Musicoterapisti) di Alice Mado Proverbio "Neuroscienze cognitive della musica - Il cervello musicale tra arte e scienza"trovo conferme rispetto il valore e il potenziale che la Musicoterapia ha e può avere nel trattamento di bambini con ritardo e disturbo del linguaggio, oltre che con difficoltà di apprendimento.
Nel libro si trovano importanti riferimenti anche alla validità dell'utilizzo della musica nel percorso riabilitativo rivolto a persone adulte con danni neurologici, oltre che nell'accompagnamento dei malati terminali. Mi limito qui a richiamare alcuni aspetti particolarmente significativi riguardo l'età evolutiva.
"Dal punto di vista evoluzionistico la capacità di cantare precede la capacità di parlare articolando i fonemi" (pag. 20) ; sembra inoltre che l'Homo neanderthalensis, sebbene non fosse ancora in grado di parlare e di pronunciare alcuni fonemi, fosse comunque in grado di comunicare attraverso il canto, oltre che di costruire e suonare un flauto rudimentale (pag. 1 e 19)
E' decisamente confortante trovare argomentato in un testo scientifico e corredato da prove validate quanto io stessa affermo nell'introduzione alla raccolta di canzoni che ho voluto intitolare - non a caso - "Parlar cantando" ovvero che, prima ancora di parlare, i bambini sono in grado di cantare.
La Musicoterapia può fare molto per aiutare i bambini nella loro crescita, per superare difficoltà nell'acquisizione del linguaggio e nell'apprendimento.
 
 https://www.zanichelli.it/ricerca/prodotti/neuroscienze-cognitive-della-musica
 
 https://store.streetlib.com/it/laura-gamba/parlar-cantando