martedì 16 dicembre 2014

musicoterapia e playlist

una interessante puntata di pagina3: si parla dell'articolo di Giuseppe Rizzo "Come salvarsi la vita con la musica" pubblicato su internazionale.it

http://www.internazionale.it/opinione/giuseppe-rizzo/2014/12/13/come-salvarsi-la-vita-con-la-musica

ecco il mio intervento al riguardo:

ho ascoltato con interesse la puntata di questa mattina dedicata all'articolo di giuseppe rizzo "come salvarsi la vita con la musica" e non posso che essere d'accordo con quanto espresso. io stessa salvaguardo la mia esistenza fisica, mentale e spirituale ogni giorno con la musica.
ho la fortuna di essere riuscita ad inventarmi un mestiere che mi consente di nutrirmi di musica e di suono ogni giorno, faccio la musicoterapista e lavoro in ospedale seguendo bambini presso un servizio di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, pazienti adulti presso un servizio di riabilitazione psichiatrica e pazienti terminali presso un hospice.
anche io ho la mia 'playlist' personale che utilizzo in particolari momenti e in situazioni di bisogno: la musica per rilassarmi, per addormentarmi, per svuotare la mente dall'accumulo della giornata, per immaginarmi il sole, la luce e il verde della primavera in giornate grigie e uggiose, per scacciare la malinconia, per sottolineare la gioia etc.
come musicoterapista professionista, pur riconoscendo il potere della musica e del suono di agire sulla nostra condizione mentale oltre che fisica, mi sento però in dovere di precisare che la musicoterapia non può essere ridotta alla semplice somministrazione di brani corrispondenti a stati d'animo.
è sicuramente riduttivo ricondurre la musicoterapia a corrispondenze tra stati dell'animo e brani musicali.
per fare musicoterapia è indispensabile la presenza di un musicoterapista professionista ed esperto, che sappia entrare in contatto con il paziente, stabilire una relazione terapeutica e generare processi di trasformazione utilizzando il suono e la musica secondo tecniche specifiche.
in italia, diversamente da numerosi altri paesi europei ed extraeuropei, la musicoterapia non gode ancora del dovuto riconoscimento scientifico e giuridico, la figura professionale del musicoterapista infatti non è ancora prevista tra i profili professionali dell'ambito sanitario. questo porta a semplificazioni e imprecisioni riguardo un ruolo professionale che, di fatto sebbene non ancora di diritto, opera in campo sanitario.
vi ringrazio per l'opportunità che mi date di condividere una riflessione riguardo il valore e il significato della musica nella vita di ognuno di noi.

domenica 16 febbraio 2014

http://www.ospedale.cremona.it/public/htm/dettaglio-news-istituti-ospitalieri-cremona.php?ne_id=189


UN PROGETTO IN COLLABORAZIONE TRA IL SERVIZIO DI MUSICOTERAPIA DELL’UNITÀ OPERATIVA DI NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DI CREMONA E IL DIPARTIMENTO DI MUSICOLOGIA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNA MUSICA PUÒ FARE. LABORATORI DI ASCOLTO SULLE NOSTRE MUSICHE
Il progetto si articola in moduli di tre incontri di stampo laboratoriale dedicati all'ascolto di brani di popular music. I destinatari sono adolescenti seguiti dal servizio territoriale di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza o da altri servizi in rete rivolti all’adolescenza (Centro Psicosociale, Consultori). Lo scopo è quello di raggruppare intorno a nuclei tematici specifici i significati attribuiti alle musiche proposte, emersi attraverso il meccanismo della libera associazione. Da un lato si cerca di dimostrare come la musica sia un linguaggio capace di comunicare a diversi livelli (corporeo, emotivo, culturale), da un altro lato il confronto interno al gruppo di lavoro e la messa in comune delle impressioni soggettive rappresenta un modo per sviluppare la socializzazione, la verbalizzazione e la consapevolezza delle proprie abitudini d'ascolto. A questo scopo si chiede ai partecipanti di contribuire al laboratorio andando alla ricerca di brani che appartengono al proprio vissuto quotidiano e che possano essere il veicolo per la condivisione e il racconto delle esperienze alle quali queste musiche sono legate. In questo modo si intende sottolineare il ruolo dell'ascolto musicale in quanto momento di relazione attiva con la musica, come mezzo per l'espressione e la riflessione personale, oltre che come strumento per la costruzione di legami interpersonali.

I laboratori, condotti da studenti della Facoltà, sono preceduti da momenti di preparazione per individuare le modalità e le attività specifiche da svolgersi nel corso dei diversi incontri. Al termine del primo modulo, indirizzato ad adolescenti di età compresa tra i 14 e i 16 anni, è previsto un momento di riflessione collettiva tra coordinatori, organizzatori e studenti al fine di valutare i risultati ed elaborare ipotesi riguardo la prosecuzione della collaborazione tra i diversi enti coinvolti con successivi moduli rivolti a diverse fasce d’età (16–18, 19–22 anni …)

Le date previste per il primo modulo sono: 10 febbraio; 10 marzo, 7 aprile, dalle 14.30 alle 16.00. Gli incontri si svolgeranno presso il Collegio Quartier Novo (Via Santa Maria in Betlem, 7 – Cremona). 

Enti coinvolti

Azienda Ospedaliera Istituti Ospitalieri di Cremona;
EDiSU Pavia - Collegio Quartier Novo (Cremona);
Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali – Università di Pavia (Cremona).

Coordinamento

proff. Michela Garda e Fulvia Caruso (Università di Pavia);
dott.ssa Laura Gamba (Azienda Ospedaliera Istituti Ospitalieri di Cremona).
Organizzazione: Alessandro Bratus, Maurizio Corda, Claudio Cosi.


Brynjulf, S. - Ansdell, G. - Pavlicevic, M. (eds.) (2010), Where Music Helps: Community Music Therapy in Action and Reflection, Farnham, Ashgate.
DeNora, T. (2004), Music in Everyday Life, Cambridge, Cambridge University Press.
Gamba, L. (2012), Musicoterapia per crescere – percorsi riabilitativi dall’infanzia all’adolescenza”, Roma, Carocci.
Manarolo, G. (2002), L’angelo della musica. Musicoterapia e disturbi psichici, Torino, Omega.
Schafer, M., Il paesaggio sonoro, Milano, Ricordi.
Pitruzzella S. - Bonanomi C. (2009), Esercizi di creatività. 80 attività tratte dalle ArtiTerapie per sviluppare le potenzialità creative, Milano, FrancoAngeli.
Tagg P. (2012), Music’s Meaning. A Modern Musicology for Non-musos, New York, MMMSP.