una interessante puntata di pagina3: si parla dell'articolo di Giuseppe Rizzo "Come salvarsi la vita con la musica" pubblicato su internazionale.it
http://www.internazionale.it/opinione/giuseppe-rizzo/2014/12/13/come-salvarsi-la-vita-con-la-musica
ecco il mio intervento al riguardo:
ho ascoltato con interesse la puntata di questa
mattina dedicata all'articolo di giuseppe rizzo "come salvarsi la vita
con la musica" e non posso che essere d'accordo con quanto espresso. io
stessa salvaguardo la mia esistenza fisica, mentale e spirituale ogni
giorno con la musica.
ho la fortuna di essere riuscita ad inventarmi
un mestiere che mi consente di nutrirmi di musica e di suono ogni
giorno, faccio la musicoterapista e lavoro in ospedale seguendo bambini
presso un servizio di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza,
pazienti adulti presso un servizio di riabilitazione psichiatrica e
pazienti terminali presso un hospice.
anche io ho la mia
'playlist' personale che utilizzo in particolari momenti e in situazioni
di bisogno: la musica per rilassarmi, per addormentarmi, per svuotare
la mente dall'accumulo della giornata, per immaginarmi il sole, la luce e
il verde della primavera in giornate grigie e uggiose, per scacciare la
malinconia, per sottolineare la gioia etc.
come
musicoterapista professionista, pur riconoscendo il potere della musica e
del suono di agire sulla nostra condizione mentale oltre che fisica, mi
sento però in dovere di precisare che la musicoterapia non può essere
ridotta alla semplice somministrazione di brani corrispondenti a stati
d'animo.
è sicuramente riduttivo ricondurre la musicoterapia a corrispondenze tra stati dell'animo e brani musicali.
per
fare musicoterapia è indispensabile la presenza di un musicoterapista
professionista ed esperto, che sappia entrare in contatto con il
paziente, stabilire una relazione terapeutica e generare processi di
trasformazione utilizzando il suono e la musica secondo tecniche
specifiche.
in italia, diversamente da numerosi altri paesi
europei ed extraeuropei, la musicoterapia non gode ancora del dovuto
riconoscimento scientifico e giuridico, la figura professionale del
musicoterapista infatti non è ancora prevista tra i profili
professionali dell'ambito sanitario. questo porta a semplificazioni e
imprecisioni riguardo un ruolo professionale che, di fatto sebbene non
ancora di diritto, opera in campo sanitario.
vi ringrazio per
l'opportunità che mi date di condividere una riflessione riguardo il
valore e il significato della musica nella vita di ognuno di noi.
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